Castelgrande: una comunità scolastica con un grande cuore
di Mario Coviello
Dirigente Scolastico in pensione
Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef
Grande successo per “La festa dei nonni” in collaborazione con il Comitato provinciale Unicef di Potenza.
Il grande corridoio della scuola di Castelgrande è vestito a festa il 10 ottobre per festeggiare i nonni con il Comitato provinciale Unicef di Potenza.
Un lenzuolo bianco campeggia in fondo con la scritta “Tu sarai un uomo migliore/ se porterai i nonni nel cuore.” E al soffitto tanti cuoricini rossi e blu con grandi mani aperte. E ancora due tavoli di Unicef Italia con i palloncini colorati e i giochi in legno di una volta trottola, yo-yo e domino e tanti cuori con foto e scritte per i nonni. E ancora bibite e dolci.
La dirigente scolastica Rosaria Papalino e le insegnanti Maria Teresa Angiolillo, Maria Rosaria Pinto, Michelina Fricchione, Maria Donata Perillo, Maria Marotta, Incoronata Robbe, Fabiola Ceccia e la coordinatrice Maria Pina Serafino con le professoresse Cerone Giuseppina e Barbieri Maria Teresa hanno coinvolto i nonni e le nonne ed è pronto anche un tavolo per fare la pasta di casa e un organetto che non vede l’ora di suonare.
Puntuali alle 14,30 tutti i nonni e molti genitori arrivano e prendono posto sulle sedie che sono state preparate. Salutano i loro nipoti con un sorriso e un bacio da lontano e i piccoli pronti ricambiano con poesie, canzoni, filastrocche. Cominciano gli alunni della scuola dell’infanzia. Hanno preparato frasi colorate su cartelloni bianchi : “Auguri nonni, I nonni sono maestri di giochi senza tempo, I cantastorie più fantastici, Il sorriso che avremo da grandi quando penseremo a loro.”
Per ogni nonno un cuore con la scritta: “Cari nonni, avete un cuore grande così. Vi regalo una carezza. Eccola qui. E ancora una targa con due nonnini sorridenti e la raccomandazione “Nella casa dei nonni non si entra senza portare un Sorriso e non si esce senza lasciare un Bacio!
E poi poesie, canzoni e il laboratorio per fare la pasta di casa.
Che divertimento “mettere le mani in pasta”. Imitare il gesto sapiente della nonna che accompagna il piccolo per “cavare u cavatiell”. E che soddisfazione quando finalmente, dopo tanti tentativi, qualcuno di essi non si sbriciola e sembra un piccolo sorriso, pronto per essere cotto nell’acqua bollente.
Un ragazzo più grande è pronto in un angolo con l’organetto. La musica allegra si espande nell’aria e piccoli e grandi fanno il girotondo. I nonni tornano indietro nel tempo e un sorriso timido si affaccia sul loro viso.
I piccoli e le maestre sorridono soddisfatti. La festa è riuscita.
Castelgrande ancora una volta ha dimostrato di essere una piccola comunità scolastica con un grande cuore.
Castelgrande 10 ottobre 2018