IL CONTESTO FORMATIVO
Le riforme introdotte nel nostro sistema scolastico hanno spostato l’attenzione dalle sole discipline alle competenze, sottolineando sia l’interazione fra la dimensione teorica e quella pratica, che l’importanza del coinvolgimento emotivo della persona. In questo contesto si affermano le esperienze di tirocini formativi, stage e di alternanza scuola lavoro che, consentono di realizzare percorsi scolastici in convenzione e/o in sinergia con imprese, o con enti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore. Non si tratta dunque di un progetto, ma di una modalità didattica da inserire nel Piano della progettazione di classe, in accordo con il profilo culturale, educativo e professionale dell’indirizzo di Liceo.
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali.
In particolare si tratta di una modalità didattica che guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
D’altro canto, anche gli orientamenti europei in materia di formazione ed istruzione sollecitano la scuola a porre l’accento su obiettivi quali la cittadinanza attiva, lo sviluppo personale e il benessere, la promozione di abilità trasversali necessarie ai giovani per costruire nuovi percorsi di vita e lavoro, fondati su uno spirito auto-imprenditivo e flessibile, attento ai cambiamenti del mercato del lavoro, cui sempre più inevitabilmente dovranno far fronte nell’arco della carriera.
FINALITA’
Queste, in sintesi, le finalità:
attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, collegando sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica:
• arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
• favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
• realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la loro partecipazione attiva nei processi formativi;
• correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
RISULTATI ATTESI
Attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, delle sue dinamiche, delle competenze che richiede, gli studenti saranno stimolati a scoprire la propria vocazione personale e a confrontarsi con l’operatività ed un sapere pratico, fondato sull’esperienza. Sotto questo profilo, l’ambiente del lavoro si offre come naturale luogo di apprendimento di quelle competenze di cittadinanza oggi indispensabili nel mondo del lavoro:
1. acquisizione delle competenze chiave dell’apprendere in autonomia (imparare ad imparare, acquisire e interpretare informazioni, individuare collegamenti e relazioni);
2. acquisizione delle competenze chiave dell’interagire in vari contesti (comunicazione interpersonale in team working);
3. acquisizione delle competenze chiave dell’essere imprenditori di se stessi ( problem solving, progettazione, autonomia e responsabilità nelle azioni).
L’obiettivo, dunque, è quello di integrare, potenziare ed arricchire il curriculo tradizionale attraverso le opportunità fornite dall’extrascuola, rimanendo, tuttavia, nell’ambito del profilo educativo e culturale definito dai differenti indirizzi liceali.
MODALITA’ OPERATIVE
la distribuzione del monte ore nel triennio viene individuata nella seguente scansione, che risponde al criterio di investire dal terzo anno, sulla formazione inziale, e nell’ultimo nella realizzazione del prodotto finale, nella prospettiva del percorso/approfondimento da presentare all’esame di stato:
- III anno 70 ore ( 20 ore di formazione + 20 ore preparazione alle attività operative + 20 ore di attività + 10 ore attività di documentazione)
- IV anno 80 ore ( 20 ore preparazione alle attività operative + 50 ore di attività + 10 ore attività di documentazione)
- V anno 50 ore ( 20 ore preparazione alle attività operative + 20 ore di attività + 10 ore per realizzare il prodotto finale)
N.B. La scansione sopra menzionata potrebbe essere suscettibile di eventuali variazioni.
RISORSE UMANE
Comitato scientifico
Viene costituito un Comitato Scientifico formato dal Dirigente Scolastico, dal docente referente, da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle Università, con funzioni consultive e proposte per l’organizzazione e per l’analisi del contesto esterno.
Il compito di progettare, coordinare e monitorare le attività è affidato al referente ed al gruppo di progetto, la cura dei singoli percorsi è invece affidata ai tutor interni per classi parallele e/o per indirizzo e tutor della classe, individuati all’interno di ogni singolo consiglio di classe.
Questo nello specifico, i compiti:
Referente e Gruppo di progetto
• ideazione e progettazione delle attività;
• ricognizione dei bisogni formativi e orientamento iniziale;
• coordinamento della formazione iniziale e in itinere degli alunni;
• progettazione e coordinamento dei percorsi, assicurando il raccordo fra la scuola e la struttura del mondo del lavoro;
• monitoraggio dell’esperienza;
• coordinamento tra i tutor e il consiglio di classe nell’ottica, da un lato, della congruenza tra i percorsi e la progettazione dei consigli di classe e, dall’altro, dell’equivalenza formativa e tra lezioni curriculari e percorsi di alternanza;
• disseminazione dell’esperienza.
Tutor interno
• assistere e guidare lo studente nei percorsi di alternanza e verificare il corretto svolgimento;
• monitorare le attività e affrontare le eventuali criticità, valutare, comunicare e valorizzare gli obiettivi e le competenze conseguite;
• tenere i contatti con i singoli consigli di classe per il monitoraggio delle ricadute del percorso del profilo dello studente;
• collaborare con il DS nella redazione delle schede di valutazione delle strutture ospitanti e delle attività svolte.
Tutor della classe
• collaborare con il referente, il gruppo di progetto e il tutor interno nelle attività di orientamento;
• coordinare il lavoro della classe;
• coadiuvare il tutor interno;
• assicurare una costante comunicazione fra il tutor interno e la classe.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
La valutazione finale spetta ai docenti dei Consigli di Classe, che valorizzano il percorso in alternanza svolto dallo studente nell’ambito della certificazione delle competenze, del voto di condotta e dell’acquisizione dei credito formativi.
Avranno diritto al credito formativo tutti gli alunni che :
• abbiano frequentato almeno i ¾ del monte ore annuale previsto del percorso;
• abbiano avuto un comprovato ruolo attivo, autonomo e responsabile.
La valutazione è particolarmente importante nei percorsi di alternanza scuola lavoro perché introduce elementi di novità nella canonica prassi di valutazione formativa e sommativa. Essa è una valutazione di processo e di risultato, dotata di una certa complessità a causa del coinvolgimento di più componenti.
Saranno oggetto di valutazione:
• il rispetto del percorso formativo;
• il grado del conseguimento degli obiettivi concordati;
• lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento di competenze relazionali e cognitive;
• la ricaduta sul gruppo classe dell’esperienza condotta;
• l’autovalutazione dello studente.
Strumenti di verifica possono essere, sulla base del percorso svolto, diari di bordo, schede di osservazione, schede di autovalutazione, prove esperte, prove finali, roleplaying, prove interdisciplinari in coerenza con le indicazioni del D.Lgs 13/2013 e del Decreto Interministeriale 30 giugno 2015.