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Carissime bambine e carissimi bambini,

Carissime ragazze e carissimi ragazzi,

che scuola strana in questo periodo…

una scuola con i banchi vuoti, i corridoi deserti, una scuola senza il vostro vociferare e le vostre esuberanze.

Però la campanella, virtualmente, continua a suonare le ore, attendendo il vostro rientro, assieme ai vostri insegnanti.

Nell’attesa che riprenda la “Vera Scuola”, quella fatta di interazioni, di dialoghi e di sguardi diretti, dove ci si vede dal vivo, stiamo cercando di starvi ugualmente vicini sfruttando al meglio le risorse tecnologiche di cui disponiamo. Avrete sicuramente capito quanto i vostri maestri e professori si stanno attivando per inventare questa nuova scuola a distanza, proprio per far fronte a questo distacco improvviso e inaspettato, e riuscire ad attenuarlo.

Posso immaginare che per voi non sia facile cimentarvi in queste nuove modalità  didattiche; posso immaginare che vi sentiate più soli e un po’ smarriti.

Ma forse la solitudine e lo smarrimento sono sensazioni molto diffuse in questo periodo in cui la parola d’ordine è, e giustamente deve essere, “Resto a casa”.

Rimanete a casa…per poter quanto prima ritornare a stare tutti insieme.

Allora care bambine e bambini, care ragazze e ragazzi, per quanto faticoso possa essere impegnarsi in uno studio diverso dal solito, per quanto pesante possa essere, senza la sollecitazione diretta del docente, senza il compagno con cui condividere e scherzare, dover trovare la motivazione, accendere il computer e vedere cosa c’è da fare… vi invito e vi incoraggio a seguire le lezioni e i consigli che i vostri insegnanti vi stanno quotidianamente trasmettendo attraverso i canali tecnologici.

Molti di voi già stanno rispondendo con curiosità e impegno; altri si sentono disorientati in questa sperimentazione e sentirebbero il bisogno di qualcuno che li guidasse; altri ancora non hanno tutti gli strumenti tecnologici.

È lo scorrere della vita che ci mette sempre di fronte a nuove esperienze, a nuove sfide a volte inaspettate, come in questo caso.

Allora cogliamo l’occasione per imparare ad utilizzare tutte le nostre capacità per affrontare nel migliore dei modi anche l’imprevisto.

È una prova che sicuramente tutti, con pazienza e impegno, riuscirete ad affrontare.

Sappiate che la scuola vi sta vicina e i vostri maestri e professori vi pensano tutti i giorni, preoccupati perché il tempo della scuola è un tempo ricco, sempre brulicante di vita e nessuno vorrebbe perderlo o sciuparlo.

Quando ritornerete avremo tanto da raccontarci e confrontarci su quanto è accaduto, su quanto abbiamo imparato da questa esperienza. Esperienza ora sicuramente difficile… ma fra non molto, se tutti ci diamo da fare, ognuno di noi con il proprio impegno e con la propria creatività, potremo sicuramente dire “Ce l’abbiamo fatta…e abbiamo imparato e capito che…”

Allora bambine e bambini, ragazze e ragazzi, rimaniamo all’opera….e come tante formichine continuiamo a costruire.

Alla fine dell’anno avremo creato qualcosa che all’inizio di questo anno scolastico mai avremmo potuto immaginare, ma quella che ne deriverà sarà sicuramente una bella storia, una di quelle storie intense, dove i protagonisti vivono tante peripezie, ma poi arrivano tutti assieme ad un lieto fine.

Un caro saluto e arrivederci a presto!

La vostra Preside
Prof.ssa Aurelia Antonietta BAVUSO

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